catapultato in un mondo non troppo lontano dal 2011 e che la tecnologia ha silenziosamente scalzato, un mondo fatto di musicassette, vhs e floppy disk.
Tutte cose che i trentenni come me e come Nick Gentry conosco bene, forse mia cugina in piena adolescenza non sa nemmeno di cosa stia parlando.
Abbiamo riempito un sacco di buste dell’immondizia quel giorno, ma a Diana ho chiesto di poter portare via con me quella manciata di floppy disk che ancora conservava tra le sue scartoffie, non sapevo ancora cosa farne ma senza peccare di presunzione, ci vedevo del potenziale in quel mucchio di vecchi bit.
Forse lo stesso è stato per Nick Gentry che oltre a sentire quella carica emotiva ha deciso di sfruttarla e di creare qualcosa di nuovo con i vecchi obsoleti floppy disk. Nascono così i suoi ritratti, la plastica diventa tela, il disco magnetico diventa lo sguardo inquietante dei suoi soggetti.
La mia manciata di floppy disk è ancora dentro quella busta, in un angolo della stanza ma forse ora so cosa farne.
Evidentemente quei floppy stavano aspettando proprio te… 😀
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e allora bisogna ringraziare Diana per la sua mania di conservare qualunque cosa!! 😉
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In fondo, ogni oggetto ha una storia da raccontare! 😉
Diana forse è un po' maniaca… ehehehehehe… ;-D
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bella storia! 🙂 Riciclo artistico!
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